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Osteopatia e Fisioterapia: qual è la differenza?

Nell’ambito delle terapie manuali, due discipline su tutte si distinguono per il loro approccio al corpo e alla salute: l’osteopatia e la fisioterapia.

Entrambe le professioni, pur avvalendosi di metodi e filosofie diverse, giocano un ruolo fondamentale nel trattare e prevenire una varietà di disturbi muscolo-scheletrici.

Ma qual è la differenza tra osteopatia e fisioterapia?

Questo articolo intende chiarire le rispettive caratteristiche ed aiutare a capire quale approccio meglio si presta alle esigenze del caso.

Cos’è l’Osteopatia

L’osteopatia, tramite DPR del 7 luglio 2021 – n. 131, è stata riconosciuta come professione sanitaria che svolge in autonomia, o in collaborazione con altre figure sanitarie, interventi di prevenzione e mantenimento della salute, attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie, nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico. Questa disciplina si avvale di un approccio totalmente manuale ed olistico, non invasivo, e riconosce il corpo umano come un’unità dinamica funzionale, quindi il trattamento non si concentra solo sulla regione di sofferenza.

Il credo osteopatico si fonda sulla correlazione esistente tra struttura e funzione corporea (ad ogni livello) e sulla straordinaria attitudine di ciascun organismo di auto-regolarsi e guarire per mezzo delle proprie capacità.

L’osteopatia, come detto, non si focalizza solo sulla valutazione e sul trattamento del sintomo, ma cerca di identificare e trattare l’origine del disagio (o del dolore) guidando, inoltre, il soggetto verso la condizione migliore possibile attraverso azioni educative (sostenute insieme ad altri professionisti del settore sanitario e di promozione della salute: medici, fisioterapisti, dietisti, chinesiologi, massaggiatori, ecc.). che consentano al paziente di autogestire il proprio problema.

Possiamo riassumere i capisaldi dell’osteopatia in:

  • Tecniche manuali: tecniche che vanno ben oltre le semplici manipolazioni osteopatiche e che includono un’ampia varietà di metodi, tra cui lo stretching, la digitopressione, il bilanciamento, la mobilizzazione, il rilasciamento, le tecniche di energia muscolare, lo srotolamento fasciale e molto altro, tutto finalizzato a migliorare la circolazione dei liquidi corporei, ad ossigenare e disintossicare i tessuti, a rimuovere gli stati dolorosi, a bilanciare il sistema muscolo-scheletrico ed acquisire un benessere generale.
  • Approccio globale: è la modalità attraverso cui l’osteopata considera il corpo, cioè come un insieme di strutture, funzioni e comportamenti assolutamente inseparabili, incluse le abitudini alimentari, lo stile di vita (lavoro, sport, vita sociale), la famiglia, lo stato d’animo, l’ambiente in cui il soggetto vive, ecc., per individuare ogni possibile causa all’origine del problema.
  • Versatilità: l’osteopatia può essere utilizzata in combinazione con diverse terapie e trattamenti, insieme ad altre figure professionali, rendendola estremamente versatile ed adatta a pazienti di ogni età (neonati, giovani, anziani).

Vuoi approfondire?

Leggi il nostro articolo su che cos’è l’osteopatia: definizione e tecniche di trattamento

Cos’è la Fisioterapia

La fisioterapia è una professione sanitaria che autonomamente, o con il medico ed altri professionisti sanitari, è indirizzata alla valutazione e al trattamento di pazienti con disturbi motori, psico-motori, neurologici, viscerali e di altra natura, congenita o acquisita, utilizzando terapie fisiche, manuali, massoterapie e terapie occupazionali.

I fisioterapisti, in equipe multidisciplinare, creano anche piani di trattamento personalizzati per aiutare i pazienti a migliorare qualunque bisogno legato alla salute (forza, mobilità articolare, equilibrio, ecc.).

Nell’esercizio della disciplina, i fisioterapisti ricorrono ad una serie di metodiche, tra cui:

  • Esercizi terapeutici: i fisioterapisti individuano, seguono e forniscono ai pazienti le istruzioni necessarie per eseguire gli esercizi sia in presenza del professionista (in centri riabilitativi, studi professionali, palestre, ecc.), sia in autonomia, evitando così di allungare ulteriormente i tempi di recupero e di incorrere in ulteriori infortuni.
  • Tecniche manuali: oltre alla massoterapia sono utilizzate anche tecniche specifiche, come la terapia manuale ortopedica (OMT), ovvero una specializzazione fisioterapica usata per trattare particolari disturbi del sistema neuro-muscolo-scheletrico.
  • Utilizzo di tecnologie: il fisioterapista svolge trattamenti manuali molto spesso coadiuvati da terapie strumentali: TENS, magnetoterapia, onde d’urto, laserterapia, tecarterapia, ultrasuoni, ionoforesi ed altro, in base al caso clinico ed alle necessità del paziente.

Quando è opportuno rivolgersi ad un osteopata?

L’osteopatia, con il suo approccio olistico, può essere utile in molte circostanze e non solo per problemi evidenti (acuti o cronici), ma anche per trattare squilibri solo in apparenza di scarsa rilevanza che, se trascurati, possono portare a complicanze future molto serie. Ecco che questa disciplina è molto indicata soprattutto a scopo preventivo, cioè prima che una disfunzione diventi patologia. Si focalizza, quindi, sui piccoli dolori, disturbi o fastidi percepiti durante le normali attività della vita quotidiana, sulle sofferenze più ricorrenti dell’apparato muscolo-scheletrico (colonna vertebrale, articolazioni, tendini, muscoli, legamenti, capsule, cranio, ecc.) e anche su altri sistemi ed apparati (circolatorio, respiratorio, nervoso, ecc.).

In tutti questi casi l’osteopatia esprime il massimo del suo potenziale, considerato anche che le strutture in disfunzione possono essere causa, a cascata, di altre problematiche dell’organismo (es. disturbi posturali e conseguenti complicanze, come tensioni mio-fasciali, cefalee, disturbi dell’equilibrio, ecc.).

  • Problemi cronici: spesso, dopo aver provato diversi trattamenti e senza ottenere particolare successo, molti pazienti si rivolgono all’osteopata per provare un approccio differente, di tipo olistico, sicuro e completo, sperimentando già dopo poche sedute un netto miglioramento dei sintomi presenti ormai da molto tempo (cronicità).
  • Prevenzione: anche in assenza di sintomi, cioè prima ancora che una disfunzione diventi una vera e propria patologia e che provochi una modificazione irreversibile dei tessuti e la presenza costante sofferenze di vario tipo (gestibili solo attraverso terapia farmacologica o chirurgica), una visita osteopatica può aiutare ad identificare il problema e risolverlo. Una disfunzione somatica, infatti, individuata all’esordio si può correggere anche con soli uno/due trattamenti.

Vuoi sapere di più?

Leggi il nostro articolo su come migliorare la postura con l’osteopatia

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