Tutto inizia nel 1952, quando Christian Trédaniel, in seguito ad un infortunio di natura sportiva (caduta violenta al suolo), incomincia a soffrire di una nevralgia sciatica molto invalidante, dovuta ad una compressione nervosa, nevralgia che non sembra migliorare, se non per pochissimo tempo, neanche attraverso l’assunzione di farmaci per via orale o tramite infiltrazioni. Col tempo lo sfortunato Trédaniel percepisce addirittura peggiorare la sua condizione di salute, a tal punto da riferire di non sentire più l’arto inferiore e ritenere il trattamento di tipo farmacologico poco adatto al suo problema; da qui la necessità di trovare la reale causa del suo problema ed intervenire in modo differente per ottenere la migliore condizione di salute possibile.
Trédaniel, allora, sostenitore della terapia manuale e fortemente convinto dei suoi benefici, si rivolge al Dott. André de Sambucy (1909 – 1987), medico, ginnasta, ingegnere, terapista ed osteopata. De Sambucy, inventore del metodo dei 9 tempi e fondatore in Francia dell’omonima scuola di massofisioterapia, applica le sue valide tecniche per curare, in modo efficace e duraturo, la neuropatia di Trédaniel. Trédaniel ritrova la salute e affascinato dal tipo di approccio diventa prima allievo e poi collaboratore del Dott. de Sambucy. Dopo 4 anni trascorsi con il suo mentore, lavora per altri 2 anni all’ospedale Val-de-Grâce, come assistente del Prof. Coirault.
Su consiglio del Dott. de Sambucy, Christian Trédaniel approfondisce e diversifica le sue conoscenze negli Stati Uniti, formandosi come chiropratico ed osteopata, fino alla fine degli anni ’50. Il suo impegno e le sue numerose conoscenze gli permettono di disporre di un’ampia gamma di tecniche manipolative. In Francia, lavora in uno studio di Cherbourg in Normandia.
Trédaniel, però, sente che manca ancora qualcosa nella sua pratica, una logica fondamentale, un ragionamento preciso e oggettivo su cui dovrebbe basare il suo lavoro per poter identificare l’origine di qualunque problema di salute. Mette anche in discussione la soggettività della diagnosi palpatoria (osteopatia) e la mancanza di precisione del trattamento sulla colonna vertebrale (chiropratica). Inizia, quindi, ad apprendere le nozioni di sistemica e cibernetica per applicarle con rigore alla fisiologia umana, poi cerca una modalità di ragionamento (ipotesi, deduzione, ecc.), un approccio deterministico (connessione tra gli eventi) e un metodo d’applicazione rigoroso, non affrettato nelle conclusioni ed a favore della precisione (simile ai principi cartesiani).
Trédaniel, quindi, si fa promotore di una nuova pratica la cui base non è la tecnica manuale, ma il ragionamento specifico, che consente un approccio innovativo ai vari disturbi. Soddisfatto del metodo di ragionamento causale, logico, essenziale ed efficace, fonda nel 1961 l’Associazione Osteopatica Internazionale con l’aiuto di altri colleghi, per trasmettere le sue conoscenze. Nella sua autobiografia, Christian Trédaniel scrive di essersi formato anche in filosofia, logica e matematica.
Nel 2016 Alfonso Causi, leggendo il Curriculum Vitae di Jean Pierre Hyspa, subito dopo i titoli di Medico Chirurgo e Fisioterapista, non trova il Diploma di Osteopata, ma il Diploma di Etiopata a Ginevra in Svizzera. Incuriosito, gli chiede spiegazioni su questo tipo di formazione.
Il racconto di Jean Pierre Hyspa
Il padre dell’Eziopatia è Christian Trédaniel (1934-2011).
Nel 1952, vittima di un brutto infortunio con il paracadute, si lamenta di nevralgia sciatica, persistente, malgrado diversi trattamenti farmacologici. Viene guarito dal dottor de Sambucy, medico, pioniere della medicina manuale in Francia, e che insegna le manipolazioni articolari nella sua scuola di Kinesiterapia a Parigi.
Tredaniel diventa Kinesiterapista, poi assistente del Dott. De Sambucy. Successivamente, lavora nell’ospedale militare Val de Grace a Parigi.
Nel 1958, va negli Stati Uniti studiare la chiropratica e ottiene un diploma del Collegio di Indianapolis.
In Francia, lavora in uno studio a Cherbourg in Normandia, crea l’Associazione Osteopatica Internazionale di cui diventa il Presidente.
Nel 1962, il governo francese, sotto la pressione dell’Ordine dei Medici, emana decreti sulle manipolazioni vertebrali, proibite ai non-medici, cosi come l’insegnamento dell’osteopatia.
Per aggirare il divieto, Trédaniel propone:
Nel 1963, sostituire Eziopatia a Osteopatia. Registra la parola «Eziopatia» come marchio. Trédaniel riprende il termine e il metodo di un medico americano, George Dutton.
Per evitare le difficoltà nell’insegnare l’Osteopatia In Francia, crea in Svizzera a Ginevra il “Collège d’Osteopathie Européen” COE nel 1967.
Nel 1971, il Collegio di Osteopatia Europeo cambia nome e diventa « Collegio di Eziopatia Europeo »
Da questo momento, esistono due correnti: Gli Osteopati, più numerosi e gli Eziopati.
Nel 1981, Trédaniel lascia la Svizzera dopo controversie all’interno del Collegio di Eziopatia, che diventerà «Scuola di Osteopatia di Ginevra».
Trédaniel apre la prima «Facoltà Libera di Eziopatia» a Parigi, verrano dopo Rennes (Bretagna), Lione, Tolosa. Le quattro Facoltà attuali.
Nel 2021, quando oramai era chiaro che il futuro della formazione osteopatia sarebbe stato riservato alle università, ricordandosi delle spiegazioni del prof. Hyspa, pensa che, per non disperdere quasi quarant’anni di esperienza nella docenza dei formatori italiani, si sarebbe potuto procedere impostando nelle scuole di osteopatia italiane, un nuovo tipo di formazione, seguendo esattamente le orme di Jean Pierre Hyspa.
La prima scuola a voler scegliere questo nuovo percorso, subito dopo l’A.T.STILL ACADEMY ITALIA è la scuola FULCRO di Treviso, oggi a Venezia. Man mano altre scuole si sono aggiunte a questo coraggioso tentativo di portare una nuova professione in Italia, tanto che, all’inizio del 2024, sono ben otto le scuole che decidono di collaborare a questo progetto (elencate in ordine geografico da nord a sud): TAKE CARE a Milano, FULCRO a Venezia, SOFI a Tirrenia (PI), CSOT a Roma, AOA a Pescara, AEMO a Aversa (CE), A.T.STILL ACADEMY ITALIA a Bari, ACOI a Catania.
Il 10 maggio, in Aversa (CE), viene costituita l’Associazione Professionisti Etiopati Italiani, ad opera dei responsabili delle scuole citate: Stefano Brunetti, Andrea Buscemi, Gianluca Catania (poi dimissionario), Emanuele Chiggiato, Giuseppe Corsi, Annunziata Esposito, Gianluca Falcone, Marco Gaggiato, Andrea Granito, Giacomo Lo Voi, Domenico Mangiacapra, Paolo Parente, Angelo Michele Pellicano, Felice Pizzolorusso, Gianfranco Pizzolorusso, Cosimo Quaranta, Alessandro Rapisarda, Claudio Spadavecchia, Patrizia Turi.
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