In un quadro legislativo in continua evoluzione, la sentenza 12312 del 21 luglio 2023 ha segnato un passo significativo per il profilo professionale dell’osteopata.
Il Tribunale Amministrativo Regionale (T.A.R.) del Lazio ha infatti respinto, dichiarandolo inammissibile, il ricorso presentato dai fisioterapisti, permettendo così la continuazione dell’iter per la regolamentazione della professione sanitaria dell’osteopata, in conformità al Decreto del Presidente della Repubblica (D.P.R.) del 7 luglio 2021, n. 131.
Il ruolo fondamentale delle scuole AISO nel raggiungimento del risultato
Le scuole AISO, di cui ATSAI fa parte, hanno contribuito in maniera decisiva alla decisione del T.A.R., evidenziando l’aderenza del lavoro svolto dai Ministeri e dalle Istituzioni alla Legge Lorenzin.
Questo ha permesso un significativo progresso verso la “istituzionalizzazione accademica” della professione osteopatica.
Secondo quanto dichiarato dal T.A.R., l’ambito di attività e le funzioni caratterizzanti la professione dell’osteopata rappresentano il prodotto di un’indagine approfondita e completa.
Questo è il risultato di una valutazione complessiva e accurata da parte degli organismi e delle istituzioni più competenti in materia sanitaria e di istruzione.
Tali considerazioni hanno preso atto sia dei diversi interessi coinvolti sia dei dati tecnico-scientifici rilevanti, assicurando il rispetto dei principi chiave.
Infatti, nel rispetto delle competenze dei fisioterapisti, il CSS ha limitato le competenze della neo-istituita professione sanitaria all’area “Prevenzione”, escludendo l’Area “Riabilitativa”.
Esprimendo la loro soddisfazione per il risultato raggiunto, AISO ha sottolineato come tale decisione rappresenti un passo avanti importante per il settore, frutto dell’impegno congiunto di tutti gli stakeholders coinvolti.
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